PORTA MIMÌ VIA

«La cucina è un gesto d’amore e con il Porta Mimì Via questo gesto d’amore può essere condiviso con chiunque e ovunque – racconta Ida Giugliano –. È uno dei tanti modi in cui mio cugino Salvatore e io abbiamo scelto di celebrare gli 80 anni di Mimì alla Ferrovia, un’azienda familiare legata a valori profondi e tradizionali. La famiglia in cui siamo nati e cresciuti ci ha insegnato il senso del rispetto delle persone e del cibo e, quindi, abbiamo deciso di dare la possibilità, a chi pranza o cena da noi, di portare via ciò che non riesce a consumare, perché sazio o perché troppo di fretta per godere il pasto in pieno relax. Porta Mimì Via è stata pensata e nasce come doggy bag anti spreco ma il desiderio di prolungare il piacere del gusto dei nostri piatti per molti dei nostri clienti, gli amici di Mimì, ci sta spingendo verso l’idea di renderla una scatola in cui mettere pietanze del nostro menù da consumare in treno durante un viaggio d’affari o di piacere o da trasformare in una bella sorpresa in una giornata di lavoro impegnativa senza possibilità di muoversi dall’ufficio o in un regalo di compleanno con un’esplosione di sapori che va oltre le mura di via Alfonso d’Aragona».

La storia di Mimì alla ferrovia

Nel cuore dei tumultuosi anni del 1943, in pieno conflitto mondiale, una coppia di giovani sposi, Ida ed Emilio Giugliano, meglio conosciuto come Mimì, sfidano le avversità del tempo aprendo una trattoria nella storica Napoli. Con un atto di audacia e passione, fondano Mimì “alla ferrovia”, un luogo destinato a diventare ben più di un semplice ristorante. La loro avventura imprenditoriale nasce dall’intreccio di sana follia, amore incondizionato per la cucina e, soprattutto, un pizzico di fortuna, un elemento che Mimì credeva fermamente di avere al suo fianco, simboleggiato dal suo grande amore per i cavalli e incarnato dal ferro di cavallo, divenuto emblema del locale.

Questo spazio non tarda a emergere come punto di riferimento culinario, attirando l’attenzione ben oltre i confini cittadini. La fama della trattoria cresce rapidamente, portando alle sue porte non solo gli abitanti di Napoli ma anche personaggi illustri del calibro di Totò, De Filippo, e l’imprenditore Gianni Agnelli, oltre a figure di spicco della cultura, della politica e dello spettacolo. Il successo del ristorante si solidifica attorno alla frase “l’Italia passa per Mimì”, coniata da Michele Giugliano, soprannominato “Don Mimì”, che insieme a una nuova generazione continua a portare avanti l’eredità di questo storico locale.


Nel corso degli anni, Mimì “alla ferrovia” si afferma non solo come custode della migliore tradizione culinaria napoletana ma anche come luogo di incontro e di condivisione, un tempio del gusto che sa rinnovarsi mantenendo sempre un legame indissolubile con le ricette classiche e l’esplorazione di nuove proposte gastronomiche. La gestione passa attraverso tre generazioni senza mai scendere a compromessi sulla qualità: ogni ingrediente è selezionato con cura quotidiana, sotto la guida dello chef Salvatore Giugliano e dei suoi cugini, custodi dell’autentica tradizione partenopea.


Il riconoscimento del duro lavoro e della dedizione della famiglia Giugliano arriva con premi prestigiosi nel 2018 e 2019, tra cui un Riconoscimento Speciale alla Carriera e il Leone D’Oro alla carriera come migliore azienda italiana del 2018, seguiti dal Premio Comunicatore 2019. Questi premi non solo celebrano il successo di Mimì “alla ferrovia” ma anche il suo impatto sulla cultura gastronomica italiana, sottolineando il ruolo del ristorante come punto di incontro tra la tradizione culinaria di Napoli e l’innovazione gastronomica.



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